martedì 1 dicembre 2015

Recensione: SUBHEIM "Foray"
2015 - Denovali Records




Dopo cinque anni di trepidante attesa, Kostas Katsikas (aka SUBHEIM) tira fuori un altro strepitoso album pubblicato dalla nota Denovali Records. Il compositore greco, trapiantato a Berlino, non conosce limiti. Messe un po' da parte le atmosfere liquide e distese del debutto "Approach" (2008) e le oscillazioni orchestrali racchiuse nel secondo "No Land Called Home" (2010), ha preferito lasciare spazio agli aspetti più contrastanti del sound, senza danneggiare il suo stile, sempre in bilico tra trip-hop, electro, ambient e downtempo. Un modus operandi attento, meticoloso, che ha anche il merito e l'onestà di non porsi come un autocelebrazione fine a se stessa; un modo per guardare ad un orizzonte più ampio. E' giunto così ad una modalità espressiva che si collaca perfettamente nella musica contemporanea toccando temi e tempi differenti. Lo scenario proposto da "Foray" diventa la voce delle angosce dell'uomo moderno. Katsikas ha capito che è più facile e interessante esplorare nuovi luoghi, metaforici e non, piuttosto che affidarsi agli stessi e, in questo senso, i fatti hanno premiato le sue scelte. Per tutti gli amanti di tali sonorità è un acquisto OBBLIGATORIO.

Contatti: 

subheim.net 
denovali.com/subheim
soundcloud.com/subheim
facebook.com/subheimmusic

TRACKLIST: Bitter, Neon, Foray, Alone, Red Ridge, Night Walk, Forsaken, Silence, Arktos, Berlin