martedì 10 novembre 2015

Recensione: ALBINOBEACH "Cacophonic"
2015 - Independent




Quello dei sudafricani ALBINOBEACH, attivi in quel di Johannesburg, è un sound che risente tantissimo della musica contemporanea. A livello di sonorità, l'impronta post rock è piuttosto palese, e non potrebbe essere diversamente visti i buoni risultati ottenuti con l'EP omonimo di debutto del 2008 e con il successivo "Angolan Girls", pubblicato verso la fine del 2011; ma i cinque musicisti coinvolti nel progetto, fortunatamente, coltivano il desiderio di spingersi altrove. Infatti il loro modo di agire muta di brano in brano trascinando l'ascoltatore in una dimensione piuttosto magica ed elaborata. Uno spazio in cui vengono fatti girare generi come il dub, la fusion, il reggae, il noise, il rock / psych rock. Stili diversi che si espongono alla luce di un sole rovente per creare emozioni vibranti. Tutto ciò, riversato nel nuovo "Cacophonic", disco aperto a scenari sovraccarichi di colori abbaglianti, camaleontici, più precisamente quelli di un tipico score cinematografico. C'è molto lavoro dietro la creazione di queste nove tracce. Gli Albinobeach hanno a che fare con la libertà di sperimentare con varie soluzioni o strumentazioni, strutture e, in generale, con un gesti "sinceri" e lontani dai "limiti". Bellissima la song "Emeralds". Davvero interessanti.

Contatti: 

albinobeach.bandcamp.com/cacophonic 
facebook.com/albinobeach 

TRACKLIST: I Hope You Choke On That Cherry, A'jole One, Emeralds, Croupier, Stay Put Mum!, Summer Cramp, Gumbo Dance, Hip-Deep, Cacophonic