domenica 19 luglio 2015

Intervista: FERAL - "LA MORTE NON ASPETTA"






SECONDO STUDIO ALBUM PER QUESTA INARRESTABILE MACCHINA DA GUERRA SVEDESE. "WHERE DEAD DREAMS DWELL" E' IL NUOVO INNO ALLA MORTE COMPOSTO DAI FERAL, AUTENTICI MASSACRATORI NEL CIRCUITO DEATH METAL. LA PAROLA VA A VIKTOR ERIKSSON, BASSISTA DEL GRUPPO.

1. Ciao Viktor. Cominciamo da questo nuovo capitolo della band. Com'è stato lavorare per "Where Dead Dreams Dwell"?

- Hey Man! Beh, prima di tutto posso affermare che è stato un processo abbastanza lungo. Sono passati quattro anni tra il nostro precedente album "Dragged To The Altar" e questo nuovo "Where Dead Dreams Dwell". A causa dei cambi di line-up abbiamo dovuto rimandare la registrazione del disco. Ma una volta che le cose sono tornate al loro posto, il processo compositivo è stato davvero divertente e molto semplice! Volevamo mettere a punto le canzoni ed è per questo che ognuno di noi è stato molto sicuro di quello che stava per fare in studio. Inoltre, grande parte del suono è stato curato dal nostro ex-chitarrista Petter Nilsson. Avvalersi di un amico che sa come produrre la nostra musica è stato fondamentale.

2. "Where Dead Dreams Dwell" è il vostro secondo album in studio. Qual è il significato che attribuite a questo lavoro? Pensi che i suoi contenuti estremi riusciranno a colpire un pubblico più vasto?

- La cosa principale è che "Where Dead Dreams Dwell" ha reso più solido il sound dei Feral. Il nostro esordio è un buon album ma con il nuovo disco abbiamo esternato una maggior quantità di variazioni. Con "Where Dead Dreams Dwell" tutte le vecchie incertezze sono state spazzate via. Siamo più determinati musicalmente, e penso che l'attuale line-up sia davvero solida. "Where Dead Dreams Dwell" è come una fortezza medievale, perciò ci renderà più attraenti per un pubblico più vasto, o almeno lo spero.

3. Cosa puoi dirci del vostro songwriting?

- Il processo di scrittura per i Feral non si arresta mai. La creatività non può essere forzata e a mio parere dovrebbe essere la fonte di ogni forma d'arte. Quando ti colpisce, ti colpisce e basta. I brani presenti in "Where Dead Dreams Dwell" hanno una varietà molto più ampia, alcune delle canzoni sono state scritte diversi anni fa, una di queste venne composta prima della pubblicazione del nostro album di debutto. La maggior parte delle songs sono state scritte in tempi più recenti. Abbiamo provato continuamente questi brani ecco perché hanno attraversato un processo di mutazione ben definito. Non ti nego che altro materiale che avevamo composto per il disco è stato scartato. Noi tutti siamo soddisfatti del risultato finale. I feel like we're finally "up to speed" with our own songs now.



4. Le nuove canzoni possono essere viste come un ponte che vi porterà ad un ulteriore sviluppo nel vostro sound?

- Direi di sì. Come ho detto prima, abbiamo percorso una lunga strada in termini di coerenza, e questo è uno sviluppo in sé. Siamo anche cresciuti come persone. L'individuo cambia come la vita stessa. Tutto ciò influenza la musica che scriviamo. Non è detto che il cambiamento sia fondamentale, a volte basta maturare un po' per ottenere dei buoni risultati. Non so se il suono dei Feral potrà mai sviluppare maggiormente il nostro stile. Per come la vedo io, il death metal non ha bisogno di una massiccia dose di innovazione. Suoniamo con passione la musica che amiamo, la facciamo bene, questo è tutto, ed è ovvio pensare che i Feral del 2015 siano un po' diversi dai Feral del 2011.

5. Originariamente che genere di cose hanno influenzato i Feral? Cosa ascoltavate nei primi anni di attività?

- Quello che mi piace di noi Feral è che veniamo da stili di musica abbastanza diversi, tra rock e metal. Markus ha un sacco di influenze punk, mentre Roger ha suonato un po' di black metal. Io e David abbiamo le nostre radici nel classico heavy metal, e quando iniziammo con la band ascoltavamo roba come Black Sabbath, Judas Priest e Running Wild, per citarne alcuni. Tutte queste influenze rendono migliore il nostro sound. Ascolto di tutto al giorno d'oggi, ma Black Sabbath e Led Zeppelin rimangono tra i miei gruppi preferiti. Continuo a pensare che siamo abbastanza influenzati dalla formula dell'heavy metal classico quando si tratta di scrivere le nostre canzoni per i Feral. Ma non è così evidente come quando iniziammo a suonare.

6. "Where Dead Dreams Dwell" è un concept album?

- No, non c'è nessun tema specifico su questo nuovo album. David scrive la maggior parte dei testi e so che a lui piace variare. Tutti noi amiamo i temi anti-cristiani e gore, ma David ha cercato di non essere troppo settoriale. Per fare un esempio, ci sono tanti gruppi che parlano del mito di Cthulhu, ma ormai questo tema è fin troppo abusato. Non possiamo considerarci degli innovatori a livello lirico. Ma tornando alla tua domanda, posso dirti che mi piacerebbe fare un concept album. Dobbiamo solo decidere il tema da trattare.

7. Perché vi siete affidati all'etichetta Cyclone Empire?

- Eravamo alla ricerca di una nuova etichetta fin dalla pubblicazione del primo disco su Ibex Moon. David era in contatto con i ragazzi della Cyclone Empire dai tempi del tour con i Demonical nel 2011, loro stessi si presentarono in uno dei nostri live. Abbiamo ricevuto altre offerte da varie etichette, ma David decise di inviare il disco finito alla Cyclone Empire e quella fu la scelta definitiva. Sono davvero soddisfatto del lavoro che hanno fatto finora!

8. E' stato un vero piacere parlare con te. Buona fortuna!

- È stato un piacere per me, grazie Christian! Spero di vedervi tutti in tour in futuro! Rot n roll!


CONTATTI:

cycloneempire.bandcamp.com/where-dead-dreams-dwell
feral.se
facebook.com/feralswe
cyclone-empire.com


FERAL line-up:

David Nilsson - Voce
Viktor Eriksson - Basso
Markus Lindahl - Chitarra
Roger Markström - Batteria


RECENSIONE:
FERAL "Where Dead Dreams Dwell" 2015 - Cyclone Empire