giovedì 30 aprile 2015

Recensione: BANTORIAK "Weedooism"
2015 - Argonauta Records




Il rituale sciamanico concepito dal musicista/compositore Izio Orsini mira ad enfatizzare la matrice dominante di un genere musicale sempre più ibridato con vari elementi provenienti da diverse correnti stilistiche. Sto parlando dello stoner rock. Se canzoni quali "Entering the Temple", "Hidden Number Two", "Chant of the Stones", "Smoke the Magma", lasciano supporre una forma di escapismo e di psichedelia spirituale come energia guida del progetto, altre si immergono in acque più profonde, torbide e paludose ("Lysergic Tantra", "Try To Sleep"). Una forza invisibile che a volte sembra annegare in aree desolanti e anguste. Quelle di BANTORIAK sono sonorità dalle grandi risorse e dalle molteplici ramificazioni. L'immaginazione utilizzata è uno strumento sufficientemente potente, a dimostrazione che l'Artista non fa leva solo sulla sua musica, ma anche sul concept organico che si espande grazie ad essa. Izio possiede ottime potenzialità per fare la differenza nella scena italiana. Qui c'è la certezza di volersi esplorare attentamente decifrando ogni sensazione, positiva o negativa che sia. Contemplando le cose da un punto di vista spirituale Bantoriak mette in scena un debutto meditativo e sotterraneo, distante da ogni peccaminosa stereotipizzazione. Questo "Weedooism" è stato prodotto da Mattia Cominotto (Infection Code, Isaak, Eremite) e vede la partecipazione di tre bravissimi ospiti: Fabio degli Eremite alla batteria, Rosy dei Profanal e Giacomo degli ISAAK alle voci. Caldamente consigliato ai fan di OM, Fluidage, Sleep, Kyuss, Earth. 

Contatti:

facebook.com/bantoriakDoom
argonautarecords.com

TRACKLIST: Entering the Temple, Lysergic Tantra, Try to Sleep, Hidden Number Two, Smoke the Magma, Chant of the Stones