venerdì 30 gennaio 2015

Recensione: IMPERIAL TRIUMPHANT "Abyssal Gods"
2015 - code666 Records




Messo alle spalle il primo album "Abominamentvm" del 2012 i newyorkesi IMPERIAL TRIUMPHANT si sono rinchiusi in sala prove per decifrare il codice genetico che avrebbe dato vita prima all'EP del 2014 intitolato "Goliath" e poi successivamente a questo nuovo "Abyssal Gods" che, verrà messo sugli scaffali il 27 febbraio di quest'anno dall'etichetta nostrana Code666 Records. La formazione, ricalca lo stile espresso sul precedente lavoro, improntato ad un black metal iconoclasta che ha portato alla luce il carattere dominante di questi musicisti attivi nella grande mela. C'è una differenza sostanziale rispetto al passato: gli Imperial Triumphant hanno consolidato una maggiore esperienza in fase di songwriting che gli ha permesso di definire meglio un sound già di per sé travolgente, tecnico, efferato ma anche contorto e malato. L'odio covato nel tempo dai quattro americani versa liquido infiammabile sui brani e questo li rende dannatamente pericolosi e potenzialmente esplosivi durante l'ascolto. Gli ingranaggi che mettono in modo le atroci e brutali "From Palaces of the Hive", "Dead Heaven", "Opposing Holiness", la sinistra title track o la schizofrenica "Black Psychedelia" rimangono ben saldi per tutta la loro durata e fluidi nelle rispettive sedi. Oltre al lato disumano, "Abyssal Gods" ci concede dei passaggi più atmosferici che fungono da stimolante per le fulminanti ripartenze strumentali ("Celestial War Rape", "Vatican Lust" e la conclusiva "Metropolis" che presenta su spartito armonie e strutture tipiche della musica Jazz). Efficace ed eclettico l'approccio dell'esperto chitarrista/cantante Ilya Goddessraper, micidiale quello della robusta sezione ritmica. A conti fatti, gli Imperial Triumphant si confermano una band audace, pronta all'innovazione e dall'ispirazione sempre più in crescita, anche se, facendo le giuste considerazioni non propongono nulla di veramente memorabile o rivoluzionario. Resta il fatto che ora dobbiamo assolutamente riconoscere come i nostri in determinati passaggi riescono ad essere ampiamente elettrizzanti o meglio dire, deflagranti. Il mixaggio e il mastering curati da Colin Marston presso i Menegroth The Thousand Caves rendono piena giustizia alla proposta degli Imperial Triumphant. Se siete degli accaniti sostenitori del verbo oscuro dei vari Gorguts, Deathspell Omega, Gigan, Ulcerate, non dovete ignorare questa creatura malevola.

Contatti:

imperialtriumphant.bandcamp.com
facebook.com/imperialtriumphant

TRACKLISTING: From Palaces of the Hive, Abyssal Gods, Dead Heaven, Celestial War Rape, Opposing, Holiness, Krokodil, Twins, Vatican Lust, Black Psychedelia, Metropolis