venerdì 18 aprile 2014

Intervista: TOWERS - "I GIORNI DEL BUIO"




ARRIVANO DA PORTLAND I DUE MUSICISTI COINVOLTI NEL PROGETTO TOWERS. COME SCRISSI IN SEDE DI RECENSIONE: IL PROCESSO DI SPERIMENTAZIONE CHE CORAZZA LA CORPORATURA DEL DUO AMERICANO HA DELL'ASSURDO!!! RICK DUNCAN E DARRYL SWAN SONO ARTEFICI DI UN VERO E PROPRIO TORMENTO SONORO CHE SI RICOLLEGA AL NOISE PIU' CUPO E DELIRANTE. IL NUOVO ALBUM "II" CI VIENE PRESENTATO IN QUESTA INTERESSANTE INTERVISTA.


1. Ciao ragazzi. Che ne dite di tracciare una breve storia dei Towers?

Rick Duncan: Io e Darryl abbiamo suonato insieme in una band garage, i Troglodytes, con un altro buon amico che suonava la chitarra, cantava e creava la maggior parte del songwriting. La forma canzone è stata in gran parte quella pop, four-on-the-floor. Ci siamo fatti coinvolgere da quella musica perché ogni volta che suonavamo era come una festa. Davvero bei tempi. Abbiamo sempre voluto iniziare qualcosa di pesante. Trovammo Max Rees dopo aver piazzato un annuncio per un chitarrista e lui era presente sulla stessa nostra pagina. Iniziammo il processo di scrittura del nostro primo disco e provammo un paio di cantanti, ma questi non si rivelarono adatti. Alla fine decisi di farlo io. Mi ci è voluto un po' per imparare a cantare e suonare allo stesso tempo. Così suonammo alcuni concerti... Max lentamente andò via dalla band e noi continuammo in due.

Darryl Swan: Sì, dopo che Max uscì dalla band, capimmo che dovevamo lavorare duramente per mantenere quello slancio ottenuto con il nostro primo disco. Essere un duo ci ha anche aperto un sacco di possibilità, qualcosa che non avevamo quando eravamo in tre. Siamo stati in grado di muoverci abbastanza velocemente sotto questo punto di vista.

2. C'è qualcosa di aggressivo e pericolosamente estasiante nella vostra ultima release intitolata "II". Il vostro è stato uno sforzo cosciente per produrre qualcosa che costringesse l'ascoltatore a rimanere sveglio dall'inizio alla fine del disco?

Rick: Non in un primo momento. Quando abbiamo iniziato a scrivere "II", eravamo ancora dell'idea di trovare un ulteriore terzo membro. Avevamo appena perso il nostro chitarrista e stavamo ancora cercando di andare avanti. In passato questo è stato il nostro stile di scrittura: creare qualcosa di heavy ed epico. Così, trovammo questa piccola sala prove e iniziammo a suonare finché non materializzammo una buona base per il nostro nuovo disco. Avevamo un sacco di idee da mettere insieme. Abbiamo avuto diversi chitarristi in prova, ma sentimmo che non aggiungevano nulla alla musica. Ad un certo punto arrivò un'offerta per fare uno show, e anche se inizialmente il pensiero era quello di andarci come trio, ci siamo detti: "Cazzo, suoniamo questo concerto come un duo, solo basso e batteria." Lo spettacolo è stato un successo e da quel momento decidemmo che i Towers dovevano essere un duo.

Darryl: I movimenti registrati, in definitiva, sono cuciti insieme in modo sensato, come appaiono ora sul disco. Inizialmente davanti a noi c'erano un sacco di vicoli ciechi che scomparvero solo dopo che abbiamo capito il senso di quello che volevamo fare. Semplicemente alcune cose non si adattavano, mentre altre erano veramente delle buone basi per altri lavori, così ci trovammo a scavare ancora una volta attraverso alcuni di questi archivi per avvicinarci al nuovo materiale.



3. "II" è un full-length maturo e piuttosto avanzato. La stratificazione ottenuta attraverso il suono è il risultato di anni di esperienza?

Rick: Entrambe. La cosa che preferivo della musica è il processo creativo e di scrittura di nuovo materiale.

4. Qual è stato il processo di scrittura per "II"? Puoi dirmi di più sui vostri brani?

Rick: Scriviamo per creare una sorta di emozione, sentimento o stato d'animo. Come duo, il processo si muove molto più velocemente. Noi ci rimbalziamo le idee a vicenda, inizialmente registriamo utilizzando un registratore portatile, scriviamo i testi e poi andiamo avanti.

Darryl: Giusto. Le canzoni non si muovono mai linearmente. Andiamo in diverse direzioni in un determinato momento. Spesso, perseguiamo qualcosa per un po' e successivamente decidiamo che non è quella giusta. Questo rappresenta una parte del songwriting. Insomma cerchiamo di riconoscere quando qualcosa colpisce veramente.

Rick: Per quanto riguarda "II", è fondamentalmente una sola canzone che ho deciso di rompere in quattro movimenti, in modo da farla diventare più facile da digerire. La release parla di un solo uomo che viene torturato, mutilato per una sperimentazione del governo, successivamente si entra in contatto con questo spirito sanguinario, denominato la "Madre", che lo aiuta a sollevarsi per fargli gettare una pioggia di fuoco sul mondo. I testi sono i pensieri e le parole dello spirito della Madre.



5. Quale sensazione volevate trasmettere con questo album?

Rick: Mi piace lasciare libera interpretazione in chi ascolta. I testi sono vaghi, così la gente può percepire ciò che vuole.

6. Oggi un album per "vendere" ha bisogno di una buona promozione. Sei d'accordo con questo? Secondo voi qual è il modo migliore per raggiungere questo obiettivo?

Rick: Assolutamente. Noi non saremmo arrivati a questo punto se non fosse stato per Josh [Hughes] e Seth [Montfort] della Eolian Empire. Il loro aiuto promozionale è stato enorme. Non appena abbiamo ricevuto il loro supporto, noi iniziammo a vendere dischi. C'è un aumento di etichette discografiche là fuori, perché credo che ci sia una scena incredibile nell'underground che sta combattendo per venire in superficie. Questo doveva già accadere dopo l'uccisione delle grandi etichette discografiche da parte del business. La gente vuole ascoltare buona musica e le grandi etichette non hanno un indizio. Le band hanno fatto l'errore di metter tutto su Facebook. Che cazzo, mi fa incazzare questa cosa. Essi cercano di costruire la campagna pubblicitaria solo in base all'approvazione di cinquemila loro simili.

Darryl: Già. Facebook è strano. Ma, in generale, sembra che bisogna rimanere sulla propria merda per tutto il tempo in modo da mantenersi vivi là fuori. E poi di essere non-stop. Terminare un disco è in realtà solo l'inizio di tutti gli altri impegni che arriveranno successivamente. Questa è una sfida per noi, perché siamo per lo più nella parte musicale di essa, e stiamo ancora cercando di capire il da farsi e il riscontro sulla promozione delle cose.

7. Quali sono le tue aspettative personali per questo 2014?

Rick: Avremo un nuovo album e stiamo iniziando a pianificare un eventuale tour europeo.

Darryl: Sì, abbiamo in programma di spostarci fuori dalla nostra città, probabilmente in autunno. E naturalmente sarebbe bello venire in Europa.



Contatti: digital.eolianempire.com/album/ii facebook.com/towerspdx

TOWERS line-up:

Rick Duncan - Basso, Voce
Darryl Swan - Batteria

RECENSIONE:
TOWERS "II" 12"LP 2014 - eolian empire