lunedì 24 marzo 2014

Intervista: OCCULTATOR - "LA REINCARNAZIONE DEL PASSATO"






I SICILIANI OCCULTATOR FANNO PARTE DI UNA CERCHIA DI MUSICISTI FEDELI AI PRINCIPI DELLA VECCHIA SCUOLA, QUELLA CHE AFFONDA LE PROPRIE RADICI NELLA GENUINITA' E SCHIETTEZZA SONORA. LA DETERMINAZIONE DEI TRE AIUTA A CAPIRE PERCHE' ALCUNI INDIVIDUI DECIDONO DI PRENDERE DETERMINATE DECISIONI. GLI APPASSIONATI DEL THRASH D'ANNATA SAPRANNO APPREZZARLI.

1. Ciao. Puoi tracciare una breve biografia degli Occultator e dirmi perché avete avuto l'esigenza di intraprendere questo nuovo percorso musicale?

Damien Thorne: Ciao, semplicemente abbiamo sentito "l’urgenza" di suonare qualcosa in stile brazilian thrash anni '80, veloce, semplice e con poca tecnica (cosa quest’ultima che ci riesce benissimo) e poi perché a Messina non c’è davvero un cazzo da fare.

2. Consideri questo progetto più come uno sfogo personale, diverso dagli altri progetti in cui siete coinvolti oppure è solo un punto di partenza su altri obiettivi che vi siete prefissati?

Animal Profanator: Ovviamente non nascondiamo di essere tre repressi incredibili, ma non è per questo che facciamo questa musica, "credo e spero", ad ogni modo la nostra passione per il thrash lercio e zozzo come il filone brasiliano dei primi Sepultura, Sarcofago, Chakal, Sextrash, Panic, e i primissimi tedesconi Destruction e Kreator non fa altro che dare una grossa impronta alle nostre creazioni musicali. Non da meno la nostra passione per l’horror cinematografico e letterario, come anche le nostre passioni nerd relative a fumetti, modellismo, videogame e altro ancora. Non abbiamo obiettivi prefissati e non credo ne avremo mai, ci interessa soltanto riuscire a sfornare la nostra musica fino a quando ci resteranno dita per poterla suonare…

3. In che modo la vostra città e provenienza, influenza il songwriting degli Occultator?

Painkiller: Sono certo che, in qualche modo, il nostro stile sia influenzato dalla nostra provenienza ma il fattore "X" non saprei spiegarlo a pieno. Noi viviamo la nostra musica e la nostra amicizia rinchiusi in sala prove, li dentro, rispetto alla nostra città, non ci manca niente!

4. Puoi accennarci qualcosa sulla fase compositiva di "Exorcize the Exorcist" e sulla sua rispettiva registrazione in studio? Chi si è occupato della produzione e in quale studio avete preferito dimorare
per le riprese?

Animal Profanator: Provare nella nostra sala è la cosa che più ci soddisfa, ed è proprio in questi lerci momenti di passione nerd musicale che riusciamo a tirar fuori quello che realmente vorremmo sentire in un pezzo thrash metal. La creazione vera è propria inizia nella stanza di Painkiller che da buon chitarrista inizia a sfornare riff allo stato primordiale (in alcuni rari casi io e Damien portiamo qualche riff da provare in sala), subito dopo c'è il monta e smonta della struttura del brano e dell’arrangiamento cercando di non cadere nel plagio ma nemmeno di far qualcosa di nuovo (non sia mai !!!) ...mantenendo quel poco di originalità che spero ci contraddistingua un minimo dalle altre band. Fatto ciò, una volta raccolti i brani necessari, ci si muove per la registrazione sempre nella nostra sala prove "From the Crypt Studio".
Con gli Occultator preferiamo registrare semi Live creando una base di batteria e chitarra, a cui andremo ad aggiungere basso voci e assoli, il nostro intento è quello di non avere un suono pulito ma omogeneo e che sappia di vecchio (quindi poco editing di correzione e molto gain e zozzerie varie). Praticamente facciamo tutto quello che non andrebbe fatto in una registrazione "standard".

5. A chi ritieni possa rivolgersi la vostra musica, nello specifico?

Painkiller: Si rivolge a tanti nostalgici / simpatizzanti degli anni '80, nello specifico a quelli che li hanno vissuti e che quindi sanno quanto è stato fantastico quel periodo. Ovviamente anche chi si avvicina adesso al genere, può prendere spunto dalla nostra musica per arrivare a chi ha dato inizio a questo filone. Ma sopratutto la nostra musica si rivolge a chi non sa stare a braccia conserte di fronte ad un palco!




6. Il vostro è un sound molto grezzo e mi riporta alle origini del death thrash. Suonare questa musica per voi è solo la scelta di un genere musicale estremo che sia il più datato possibile o c'è qualcosa di più profondo sotto?

Painkiller: Credo che sia un insieme di cose. Abbiamo passato tanto tempo a sbattere la testa sul death metal e sulla tecnica, la precisione e la pulizia, ma adesso posso dire che non c'è niente che ci dia più soddisfazioni di un concetto diretto, ingenuamente essenziale e primitivo; tutto ciò rende breve quella distanza che di solito c'è tra prestazione perfetta e divertimento. A questo aggiungerei anche uno sfrenato amore per il grottesco, per il passato e per l'irriverenza sui falsi miti...la copertina e i contenuti di "Exorcize the Exorcist" dicono tutto.

7. Anche l'artwork di cui godete è molto diretto e si accompagna più che bene al tipo di musica che siete soliti proporre...

Damien Thorne: Si, l’immagine del tipo ossesso che si strappa le vesti è davvero molto suggestiva, proviene da un vecchio manuale di esorcismi, l’abbiamo un po’ modificata perché calzasse meglio con il titolo e ci è sembrata perfetta.

8. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione dello sludge / doom metal. Che cosa ne pensate a tal proposito, e come spiegate queste correnti periodiche? In fin dei conti è sempre stato così nel fluire degli anni. C'è stato il boom del death... poi quello del black metal.... e via dicendo...

Painkiller: Questa è una domanda complicata, molti defender risponderebbero dicendo che ascoltano lo stesso genere da sempre e che non sanno cosa sia la moda. Una visione più realista ci porterebbe alla conclusione che poche cose al mondo sono insensibili alle mode del momento e, appunto, il fluire degli anni ci rende palese questo meccanismo. Secondo la mia esperienza personale, posso dire che la scena del metal estremo -quella dalle produzioni ed esecuzioni perfette- stava iniziando a saturarsi di band che tendevano sempre di più ad omologarsi: stessi suoni, stesse voci, stesse strutture. Posso dire che questa ventata old school -più che necessaria- era annunciata. Come premesso, nessuno si salva da questi corsi e ricorsi, quindi temo che stia accadendo lo stesso anche con alcune categorie del doom, lo avverto dagli ascolti che faccio ogni giorno.

9. Negli Occultator quali differenze e quali analogie ci sono con il progetto Bunker 66?

Damien Thorne: Bah, non saprei, a parte la mia presenza mi sembra roba diversa, probabilmente lo stesso livello di approssimazione musicale magari.

10. Domanda d'obbligo: State già pensando ad un seguito per "Exorcize the Exorcist"?

Painkiller: La risposta è si. Direi che non ci stiamo solo pensando, stanno cominciando a nascere nuove idee e qualche pezzo ha già preso forma!

Damien Thorne: Yes, of course, i nostri cervelli malati sono sempre in attività, appena possiamo registriamo la roba nuova.

Animal Profanator: Si certo!

11. Grazie per l'intervista...

Damien Thorne: Ma grazie a te!

Painkiller: Grazie a te per lo spazio e per la passione che dedichi ogni giorno alla musica e alla tua zine!

Animal Profanator: Grazie a te e a alle persone come te...



CONTATTI: facebook.com/occultator - occultator666@gmail.com

OCCULTATOR line-up:

Damien Thorne - Basso, Voce
Painkiller - Chitarra
Animal Profanator - Batteria

RECENSIONE:
OCCULTATOR "Exorcize The Exorcist" EP 2013 - eternal tombs rec