martedì 22 ottobre 2013

Recensione: RED DEER "One-Man Show"
DIGITAL ALBUM 2013 - autoprodotto




Il titolo di questo album ci preannuncia che dietro al progetto RED DEER vi è una sola persona (proveniente dalla Federazione Russa). I contenuti di "One-Man Show" sono abbastanza interessanti e si abbandonano su trame post-rock che potrebbero attirare l'attenzione dei tanti appassionati del genere. Se solo il disco avesse avuto una produzione più bilanciata, non avrebbe risentito delle tante imperfezioni che si evincono dopo svariati attenti ascolti. Con questo non voglio dire che sia un brutto full-length , al contrario, devo ammettere di aver gustato delle buone idee a tratti veramente ben riuscite e arrangiate, soprattutto se si analizza il guitar work del musicista. Chi è abituato ad emozioni delicate non farà fatica ad apprezzare alcune delle parti strumentali presenti su "One-Man Show", ma non potrà nemmeno tirarsi indietro quando si ritroverà a giudicare i momenti più ripetitivi e stancanti. Non mi è piaciuta la scelta dei suoni utilizzati per la batteria (...sicuramente elettronica), serviva maggiore pancia al muro percussivo in modo da far emergere l'atmosfera ricercata. Non male come viene gestito l'impiego del pianoforte sulle canzoni. "Cold Tea, Hot Hands", "Outside System", "White Woods" si confermano tre delle migliori del disco. Nel complesso, quanto fatto da Red Deer è un lavoro discreto, spontaneo, ascoltabile, ancora di più se consideriamo che si tratta di un'opera prima. Ora, serve maggiore esperienza e tutto potrebbe migliorare in positivo. Lo stesso compositore nel suo bandcamp dichiara: "E' il mio primo album in stile post-rock...". Quindi, diamogli il tempo necessario per crescere.

Contatti: reddeermusic.bandcamp.com/album/one-man-show

TRACKLISTING: Intro, Fire and Snow, Cold Tea - Hot Hands, Light Motions, Simple Things, Guns from Little Eye, Outside System, After Party, White Woods, Outro.