giovedì 10 ottobre 2013

Recensione:
GIGAN "Multi-Dimensional Fractal Sorcery and Super Science"
CD 2013 - willowtip




La Florida è sempre stata terra fertile per il death metal e la città di Tampa altro non è che il grembo pulsante per numerose band del presente
e naturalmente del passato (inutile stare qui ad elencare tutti i mostri sacri provenienti da quell'Area). Tra le ultime leve si distinguono con incredibile impeto i devastanti/deviati GIGAN (ora a Chicago), capitanati dall'ottimo chitarrista Eric Hersemann, conosciuto per i suoi passati in gruppi estremi come Diabolic, Hate Eternal e Lord Blasphemer. Seguo la formazione americana dai tempi dell'EP d'esordio "Footsteps of Gigan" uscito nel 2007, anno successivo alla loro nascita e, devo dire che
attualmente i miglioramenti ottenuti sono stati cementati da una solida preparazione tecnica, talmente spaventosa/eclettica da riuscire a mettere i brividi. Attesissimi da molti appassionati dopo il risultato vincente del secondo "Quasi-Hallucinogenic Sonic Landscapes" (2011), irrompono nuovamente e questa volta con un altro disco all'altezza del loro nome: "Multi-Dimensional Fractal Sorcery and Super Science" (pubblicato sempre dall'etichetta Willowtip, escludendo il primo full-length "The Order of the False Eye" uscito per l'austriaca Napalm Records). I monolitici Gigan rappresentano insieme agli intoccabili / geniali Gorguts uno dei gruppi che riesce a sfamare due tronconi opposti di seguaci, quelli legati al classico death metal e molti vogliosi di realtà schizoidi, fuori dalle righe.. proprio perché riescono a proporre qualcosa di vario, originale, mescolato a contrastanti influenze provenienti da diversi generi, perciò distanti anche dai soliti accordi metal. Non è casuale se Hersemann ha scelto di avere nella sua line-up elementi/membri con un certo spessore artistico, muniti come lui di esclusive doti personali ed esecutive. Si, penso che "Multi-Dimensional Fractal Sorcery and Super Science" sia più controllato, ma a tratti tecnicamente diverso rispetto a quelli usciti precedentemente, inoltre siamo di fronte ad un lavoro completo che molto probabilmente potrebbe essere considerato la prova del nove. I brani sono sospesi costantemente in un campo magnetico mai uniforme, per mezzo del complesso songwriting utilizzato dalla band, concentrata a focalizzare bene le caratteristiche principali del proprio sound malato reso ancor più schizofrenico dal drumming ossessivo dell'alieno Nathan Cotton. La follia dei Gigan è brutale ed oscura, in perenne sviluppo, per questo motivo ritengo che ogni nuovo/prossimo disco sarà un ulteriore passo in avanti. E' davvero interessante come si stiano evolvendo nel corso della loro carriera e affermo che il presente album rappresenta al meglio le potenzialità rettiliane dei nostri. Cosa dire ascoltando brani contorti come "Electro-Stimulated Hallucinatory Response", "Cosmic Triangular Communications", "Mother Of Toads"? La produzione si ricollega a quella di "Quasi-Hallucinogenic Sonic Landscapes" mantenendo una certa linea.
I Gigan vanno ascoltati e studiati attentamente, sono grandi musicisti e quindi il fatto di poterli approfondire soggettivamente è importante, in quanto, anche grazie a loro, il death metal può svilupparsi in molte più direzioni. Una realtà proiettata nel futuro. Da avere! Uscita 15 Ottobre.

Contatti: facebook.com/Giganmusic - willowtip.bandcamp.com

TRACKLISTING: Beneath the Sea of Tranquility, Influence Through Ritualistic Projection, Electro-Stimulated Hallucinatory Response,
Mother of Toads, Obsidian Sun, Cosmic Triangular Communications, Gibbering Hordes of Zemiath, Bio-Engineered Molecular Abnormalities.


Una song dal precedente album "Quasi-Hallucinogenic Sonic Landscapes" '11